Parco dei Sassi di Roccamalatina

Marzo

Il momento migliore per affrontare questo giro è a fine marzo/inizio aprile quando è in atto la fioritura dei ciliegi. I vivai ci accompagnano per una buona parte lungo questo meraviglioso itinerario, il color rosa e il bianco dominano su tutto.

Si parte da San Damaso, piccola frazione alle porte di Modena.

Un solo km e raggiungiamo le sponde delle casse di espansione del fiume Panaro. Nei pressi dei laghetti Sant’Anna inizia un lungo tratto in fuori strada che segue fedelmente il fiume per circa 26 km. Il percorso è quasi tutto ghiaia e ciclabili, sono presenti anche dei brevi tratti su terra e un paio di km di bitume lungo il frantoio.

Al km 19 si passa da Vignola, non lasciatevi scappare una visita al suo grazioso centro storico. Sosta obbligatoria alla Pasticceria Gollini, presente dal 1886 sotto i portici in via Giuseppe Garibaldi. Altra tappa da non perdere è la Rocca di Vignola, antica roccaforte splendidamente conservata.

Si ritorna lungo il fiume prendendo il Percorso Sole, dopo solo 4 km eccoci a Marano sul Panaro. Ultimo comune della pianura ed il primo della montagna, per questo motivo chiamato anche “La Porta dell’Appennino”. Qui finisce il Percorso Sole ed inizia il Percorso Natura, altri 6 km di ghiaia e nei pressi della località La Provincia si ritorna su bitume.

Attraversiamo il fiume e si comincia a salire, la strada è stretta ma con un traffico veicolare quasi nullo. Durante la salita si può ammirare la valle del Panaro dall’alto. Giunti al Mulino delle Vallecchie si attraversa il Rio omonimo, da qui iniziano i due km più impegnativi della salita e sono su ghiaia.

In località Siano ritroviamo il bitume, sulla nostra sx sono ben visibili i Sassi di Roccamalatina, monoliti di roccia alti 70 metri che non passano di certo inosservati. Proseguendo per 5 km raggiungiamo il paese omonimo, durante questo tragitto si passa da Castellino delle Formiche, antico borgo arroccato. La torre che sorge su uno sperone roccioso è l’unica testimonianza rimasta del suo castello medievale.

Dopo il paese di Roccamalatina troviamo la Torre del Castellaro. Poco più avanti nei pressi del ristorante Il Faro si possono ammirare da una posizione privilegiata i due enormi monoliti. Su uno di questi è presente una croce, volendo si può raggiungere la sua vetta, ma solo se accompagnati da una guida.

Con un km di discesa ghiaiata si arriva alla strada che porta a Pieve di Trebbio, poco più avanti svoltiamo a sx sulla statale. Giunti a Guglia si abbandona la statale e si comincia a scendere. Attenzione perché la strada si presenta ripida e dritta, qui si raggiungono alte velocità in un batter d’occhio!

Si fa ritorno nella valle del Panaro, 4 km pianeggianti e siamo nuovamente a Vignola dove abbiamo una seconda occasione per un bis alla Pasticceria Gollini. In paese troviamo la pista ciclabile ricavata sulla vecchia ferrovia che da Vignola portava a Modena e viceversa.

Bellissima ciclabile in sede propria per lunghi tratti, lungo il percorso sono ancora presenti le vecchie stazioni ferroviarie. Parecchi km sono in aperta campagna, il primo abitato che incontriamo è Spilamberto.

Poco dopo il paese, sempre sulla ciclabile troviamo Spilamberto in miniatura. Incredibile riproduzione in miniatura del paese di Spilamberto, un vero capolavoro. Peccato per lo stato di abbandono totale dell’opera, sarebbe bello ripristinarlo e riportarlo al suo vecchio splendore.

Il paese successivo è Castelnuovo Rangone, con 5 km immersi nella natura raggiungiamo San Donnino. Da qui lasciamo la ciclabile e tramite una stretta strada di campagna chiudiamo il giro facendo ritorno a San Damaso.

File gpx

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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