Giro del Cusna

Giugno

• Giro di grande soddisfazione ma impegnativo, non tanto per il dislivello, le vere difficoltà si trovano nel gestire la bici durante alcune discese, sicuramente un percorso più adatto per chi arriva dalla mountain bike.

Ligonchio, piccolo paese in provincia di Reggio Emilia, situato ad una altitudine di 949 metri, da qui parte il nostro giro, 91 km di cui solo 4 km sono pianeggianti.

Primi km in salita su asfalto, per la precisione 3,5 poi si prende il sentiero ghiaiato della Decauville, percorso della vecchia ferrovia a scartamento ridotto costruita negli anni 20 per trasporto materiali.

Si segnala il divieto di transito sul sentiero della Decauville (ORDINANZA) si può raggiungere Presa Alta continuando su strada asfaltata.

Arrivati al lago della Presa Alta prendiamo la forestale Presa Alta-Lama Lite, ghiaiata in buon stato che ci permette di arrivare al Rifugio Bargetana e volendo con una piccola deviazione (a piedi) al piccolo lago Bargetana.

Si prosegue su forestale, si arriva al passo Lama Lite a quota 1781 metri, con una breve deviazione a sx raggiungiamo il Rifugio Cesare Battisti, ci sta una bella sosta con fetta di torta e caffè.

Si ritorna al passo e si comincia a scendere su ghiaia, prestare attenzione lungo la discesa, arrivati al Rifugio Segheria si torna a salire passando dal passo delle Forbici e passo Giovarello.

Altra discesa impegnativa, passiamo dal Bivacco le Maccherie e poco dopo deviamo a dx per sbucare su bitume davanti all’Albergo Rifugio Lunardi sul passo delle Radici.

Teniamo le indicazioni per San Pellegrino in Alpe, arrivati al passo Lagadello si devia a sx per imboccare una bella strada ghiaiata, siamo sul percorso del Giro del Diavolo, si resta in prossimità del crinale per circa 4 km.

Si pedala con una meravigliosa vista sulla Garfagnana e le Alpi Apuane, si lascia la ghiaiata prendendo un sentiero in discesa, un sottobosco di un km circa con poca visibilità e abbastanza sporco, attenzione!

Si ritorna su strada ghiaiata, si passa dal bel Rifugio Burigone e si prosegue fino all’abitato di San Pellegrino in Alpe, il borgo abitato più alto degli Appennini.                                                                                                      

Si ritorna sul passo Lagadello e poi al passo delle Radici dove chiudiamo questo anello di 14 km, volendo si può tranquillamente evitare, ma è consigliato se c’è tempo ed energie a disposizione.

Dal passo delle Radici riprendiamo la ghiaiata percorsa all’andata e dopo pochi km giriamo a dx passando da San Geminiano dove si torna su bitume.

Lunga discesa fino al paese di Civago, ritroviamo la ghiaia, salita di 6 km e discesa che ci permette di arrivare a Rescadore, piccola località sopra a Febbio, da qui comincia l’ultima ascesa della giornata.

Salita lunga 7 km con la prima metà su bitume, arrivati al Rifugio Monte Orsaro si entra in ghiaia fino ad arrivare al passo della Cisa a quota 1547 metri.

Discesa ghiaiata impegnativa, poco prima di Montecagno si torna su bitume, finalmente ci si rilassa affrontando gli ultimi km di discesa, è quasi fatta. Dobbiamo fare un ultimo sforzo, rimangono due km di salita per ritornare a Ligonchio.

60 km di ghiaia, pianura quasi inesistente, un giro da valutare e studiare molto bene, un percorso “Gravel” abbastanza estremo, ma l’Appennino non delude mai, sa regalare sempre grandi emozioni.

FILE GPX

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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