Passo di Pampeago e Passo Oclini

Agosto

Partenza da Montagna, piccolo paese sotto al castello dei Duchi di Enna.

Lasciamo la macchina nel parcheggio del parco giochi, poche pedalate e prendiamo la ghiaiata della Vecia Ferovia della Val de Fiemme, trasformata in ciclabile negli anni novanta.

Prima parte di 16 km in leggera salita con gallerie, viadotti, ponti e resti di edifici della vecchia ferrovia, arrivati sul passo di San Lugano si scende a Castello di Fiemme.

Proseguiamo fino al ponte sull’Avisio, lo attraversiamo e imbocchiamo la pista ciclabile della Val di Fiemme e Fassa, restiamo al fianco del torrente fino a Masi di Cavalese, poco dopo si lascia la ciclabile per attraversare la provinciale.

Tramite strada ghiaiata si sale a Tesero, dentro al paese comincia uno strappo impegnativo su bitume che ci porta alla forestale Aronchel, si ritorna in strada nei pressi di Stava.

Comincia la parte più impegnativa della salita, sono 3 km senza tornanti e sempre sopra al 10% con punte al 15% e oltre, evitiamo la galleria prendendo la strada a dx e arriviamo a Pampeago.

Si continua a salire, la carreggiata si stringe, qualche tornante ci facilita la scalata, per poco purtroppo, perché subito dopo si gira a dx su ghiaiata con tratti cementati, salitone micidiale di 1,5 km con pendenze spaventose.

La prima parte si può provare a stare in sella ma poi se si vuole continuare c’è da scendere e spingere la bici fino ad arrivare a prendere il sentiero Geologico. Fermiamoci al punto panoramico per ammirare la splendida vista sul Latemar e in lontananza il gruppo del Sella.

Cominciamo a scendere passando nelle vicinanze del passo Feudo, torniamo su bitume poco prima del passo di Pampeago.

Naturalmente c’è la possibilità di evitare questo tratto (Sentiero Geologico) proseguendo su strada. 

Bella discesa che termina al piccolo abitato di Novale, inizia la salita per il passo Lavazé, lunga circa 7 km ma solo i primi sono impegnativi, arrivati al passo si seguono le indicazioni per il passo Oclini.

Il cartello dice 4 km e sono tutti in salita, si raggiunge il passo a quota 1989 metri, al parcheggio finisce il bitume e comincia una bella strada bianca, panorama notevole con le maestose vette del Corno Bianco e Corno Nero, il tutto adagiato su un piccolo altopiano. 

Questo tratto in leggerissima discesa ci porta al Rifugio Gurndin, consigliato se volete mangiare bene prima di affrontare la parte finale del giro. Infatti da qui comincia una lunga discesa, prima su forestale e poi su bitume passando dai paesi di Redagno e Fontanefredde, ancora qualche km in discesa e si ritorna alla macchina.

FILE GPX

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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