Roero e un pò di Langhe

Ottobre

Si parte dalla frazione di Sant’Antonio, un km di statale e svoltiamo a dx su strade secondarie. Queste ci portano ai piedi del borgo di Guarene, 3 km di salita ci conducono davanti al bellissimo maniero omonimo del 1700 poi divenuto residenza.

Si scende passando da Vaccheria, tramite strade vicinali prive di traffico si arriva sulla provinciale per oltrepassare l’autostrada e il fiume Tanaro. Dopo il ponte deviamo a sx prendendo le indicazioni per Albesani.

Da qui cominciano 30 km che si snodano nella Bassa Langa, si sale all’antico borgo Medievale di Neive, giustamente inserito tra i Borghi più belli d’Italia, merita sicuramente una visita accurata.

Si passa da un colle all’altro e su ognuno di essi c’è un borgo, tratti pianeggianti non pervenuti. Si arriva a Barbaresco, la sua imponente torre è ben visibile a km di distanza. Nel piccolo centro troviamo l’enoteca Regionale del Barbaresco situata all’interno di una chiesa sconsacrata.

La seguente salita ci porta in località Tre Stelle, i vigneti sono ovunque e i colori dell’autunno mettono in risalto dei perfetti filari. Eccoci a Belmonte, balcone naturale con vista sulla città di Alba.

Evitiamo di scendere nella capitale delle Langhe preferendo le strade panoramiche sulle vicine colline. Si scende verso il fiume Tanaro passando nei pressi di Roddi, lasciamo la provinciale svoltando a dx ed imbocchiamo la ciclabile ghiaiata che corre lungo il Canale di Verduno.

Si fa ritorno nel Roero tramite il ponte sul Tanaro, veloce deviazione per visitare l’Agenzia di Pollenzo, Tenuta reale di casa Savoia. Il complesso è Patrimonio Mondiale dell’Unesco, punto di riferimento per la cultura gastronomica internazionale.

Riprendiamo quota su strada a tornanti, da qui inizia un’altra sequenza di colli con gli immancabili borghi e castelli. Raggiungiamo Santa Vittoria d’Alba, posizione privilegiata per ammirare le colline delle Langhe e del Roero.

Monticello d’Alba anch’esso posizionato su di un piccolo monte, il castello omonimo è una delle più imponenti costruzioni medievali del Piemonte. Si prosegue su strade a bassa percorrenza e si arriva a Pocapaglia dove si possono ammirare rocche e calanchi.

Dopo Sommariva Perno si svolta a dx su breve ghiaiata, questa variante ci permette di raggiungere Baldissero d’Alba e poco dopo Corneliano d’Alba. Quest’ultimo è posizionato sul percorso dell’antica strada romana che collegava Alba a Torino.

Breve tratto su strada statale e si svolta a sx, un km di falsopiano ci porta ai piedi del borgo di Vezza d’Alba e lo raggiungiamo affrontando uno strappo impegnativo con l’ultima parte su ciottolato. Qui da tanti anni in autunno viene organizzata la fiera nazionale del tartufo bianco e vini del Roero.

Dopo una ripida discesa si devia a sx, una minuscola strada in parte sterrata ci permette di raggiungere il paese di Canale. Dopo aver attraversato il centro sfruttiamo il quartiere artigianale per schivare strade trafficate ed imboccare l’inizio di  un bel tratto Gravel.  

Questo in tre km ci porta all’abitato di Borbore, poco più avanti con l’ennesima salita si giunge a Castellinaldo d’Alba, veloce visita con il periplo del Castello degli Ajnaldi. Si scende su tornanti e all’incrocio svoltiamo a dx seguendo le indicazioni per Magliano Alfieri. 

Incontriamo un segnale stradale che indica pendenze al 12%, sono solo 3 km ma si comincia ad accusare il colpo. Una rapida occhiata al Garmin: finora abbiamo fatto 2000 metri di dislivello e ci sono ancora 2 colli.

Si raggiunge l’imponente castello degli Alfieri facendo una breve deviazione, il borgo si trova in cima ad un cucuzzolo alto 328 metri, da qui la vista spazia su tutte le Langhe. Sotto di noi a soli due km c’è l’abitato di Sant’Antonio, il parcheggio da dove siamo partiti è ben visibile ma non è questo il momento di chiudere il giro.

Si ritorna indietro e si prosegue in discesa fino a Priocca, ed eccoci all’ultima fatica e quindi all’ultimo colle. La salita è facile e panoramica, si entra nel borgo di Govone e si affronta l’ultimissima asperità, uno strappo su ciottolato che termina proprio davanti al castello Reale di Govone.

Siamo in dirittura d’arrivo, si scende in Val Tanaro e tramite strade secondarie si fa ritorno al punto di partenza. 

Un itinerario con un profilo altimetrico scorbutico ma decisamente appagante, un territorio che sa offrire scorci e scenari da cartolina. Innumerevoli borghi e castelli, una sequenza di colli e valli infinita, il tutto immerso tra profumi inebrianti di mosto e cioccolato. 

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Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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