Foce al Giovo e Passo Annibale

giugno

Questo è stato il mio primo giro Gravel abbastanza impegnativo, poca ghiaia ma con un buon dislivello. Mi sono divertito ma ho notato da subito una mancanza di esperienza nel tracciare itinerari adatti ad una una bici da Gravel. Ma sbagliando si impara e in seguito le cose sono andate decisamente meglio.

Si parte da Piandelagotti, ci troviamo in alta Val Dragone sull’Appennino Modenese.

Pronti via e dopo pochi km di salita si arriva al passo Radici e subito dopo al passo Lagadello, ci si butta in discesa passando dal piccolo paese di San Pellegrino in Alpe, ci si ferma per ammirare la Garfagnana e le Alpi Apuane.

Si continua a scendere, a Castelnuovo Garfagnana si pedala in valle fino al paese di Borgo a Mozzano, attraversiamo il fiume Serchio passando sopra al bellissimo ponte della Maddalena.

Dopo qualche km si comincia a salire per la Val Fegana e Foce al Giovo, arrivati al rifugio Casentini si incontra la ghiaia. Si entra dentro ad una folta faggeta, si continua a salire su ghiaia, ma non mancano brevi tratti di ciottolato. Si arriva alla Foce del Giovo a quota 1674 metri.

Dal valico comincia una parte più tecnica con tratti non pedalabili che ci porta al passo Annibale, appena più avanti troviamo il lago Piatto. Da qui inizia una discesa molto ripida (da fare a piedi) su pista da sci, infine troviamo un tratto di forestale ghiaiata che ci permette di sbucare in Val di Luce.

Lunga discesa su bitume, una volta arrivati a Pievepelago si torna a salire per circa 10 km, le pendenze non sono mai eccessive. L’ultima parte di questo itinerario finisce con una leggera discesa che ci riporta al punto di partenza.

FILE GPX

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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