Corno del Renon

Agosto

Punto di partenza: Termeno sulla Strada del Vino, famoso paese vinicolo del Trentino-Alto Adige.

Primi due km sulla Strada del Vino, usufruiamo di un breve tratto di ciclabile per raggiungere la parte sud del Biotopo del Lago di Caldaro. Situato tra vigneti e frutteti, questo specchio d’acqua è il più caldo di tutto l’arco alpino e quindi luogo frequentato da tutti gli appassionati di sport acquatici.

Percorriamo la sponda dx, meno trafficata e più panoramica. Dopo il paese di Campi al Lago deviamo a dx seguendo i cartelli ciclabili “Radroute” ed in seguito “Bolzano”. Bellissimo itinerario in mezzo a distese di vigneti e alberi da frutto, questo in 8 km ci porta al paese di San Michele.

Attraversiamo l’abitato utilizzando la ciclabile che corre lungo la strada, la parte restante che ci collega a Bolzano corre su sede propria ed è stata realizzata recuperando un tratto di una ex ferrovia. Durante questi 5 km si può apprezzare l’ordine e la cura con cui queste ciclabili vengono mantenute, aree di sosta attrezzate, una segnaletica meticolosa e gallerie ottimamente illuminate.

Oltrepassiamo il fiume Adige, dopo il ponte pedonale svoltiamo a dx e proseguiamo lungo l’Adige per un km. Doppia svolta a sx e imbocchiamo la ciclabile che corre lungo il fiume Isarco, questa ci consente di attraversare la città di Bolzano in totale tranquillità.

Giunti a ponte Loreto lasciamo la ciclabile e svoltiamo a sx per inoltrarci tra i vicoli del centro storico. Il Duomo di Bolzano e Piazza Walther meritano una visita. Qui volendo ci possiamo fermare per mangiare qualcosa e per fare scorta di acqua: l’inizio della salita è dietro l’angolo.

Ci allontaniamo dal centro e dopo quartiere Rencio troviamo il bivio con le indicazioni per Corno Renon. Svolta a sx e si comincia a salire, strada panoramica che in 15 km circa guadagna 1000 metri di dislivello e ci porta  sull’altopiano del Renon.

Arrivati alla frazione di Costalovara lasciamo la strada principale e svoltiamo a dx, primo tratto su bitume poi si procede su strada ghiaiata in ottime condizioni. Questa deviazione in fuoristrada ci porta in località Riggermoos. Si ritorna su bitume e in 3 km raggiungiamo l’abitato di Auna di Sopra a quota 1303 metri, in questo tragitto troviamo anche un paio di brevi discese.

Dal paese inizia la parte più interessante del giro: bellissime strade ghiaiate, ampie zone prative con animali al pascolo e viste spettacolari a 360 gradi. Ci prepariamo a percorrere 25 km di fuoristrada tra i più panoramici di tutto l’Alto Adige.

Si comincia con 10 km di salita, ascesa piuttosto impegnativa dove le pendenze possono superare anche il 10%, ma non mancano alcuni tratti dove si sale più agevolmente. Si raggiunge il rifugio Corno di Sotto a quota 2044 metri, qui conviene fermarsi per alimentarsi e recuperare un pò di energie.

Il rifugio Corno del Renon non è lontano ma raggiungerlo non è per niente facile. In un km e mezzo si arriva al bivio e da qui si può decidere se affrontare o evitare l’ultimo km di salita, di cui i primi 200 metri sono micidiali. La vetta rimane a quota 2260 metri e una volta raggiunta verrete ricompensati ampiamente da un panorama sublime.

“Chi voglia abbracciare il Tirolo in un colpo d’occhio risalga queste cime“

Questo è quello che scrisse l’alpinista Ludwig Purtscheller, considerato uno dei migliori conoscitori delle Alpi.

Ritornati al bivio ci aspettano un paio di km pressoché pianeggianti fino alla Sella dei Sentieri, qui troviamo un tratto di discesa. Arrivati a Malga Mair in Plun si ritorna a salire per altri 4 km, anche qui il paesaggio è talmente bello che la fatica passa in secondo piano. Passato il rifugio Stöffl a quota 2100 metri si scollina e si comincia a scendere, ultimi 2 km di ghiaia e arriviamo al parcheggio Kaseregg dove ritroviamo il bitume. 

Una discesa di 15 km da non sottovalutare, strada stretta e tortuosa con tratti in forte pendenza. Attenzione anche ai repentini cali di luce dovuti alla presenza di una folta vegetazione! Nella parte finale troviamo il Rio Tinne che corre lungo la selvaggia e angusta valle omonima, questi ultimi km di discesa sono terapeutici, puro relax a costo zero. 

Si sbuca a Chiusa in valle Isarco, in paese passa una ciclabile imperdibile, questa prende il nome della valle. Con 30 km in leggera discesa si ritorna a Bolzano, non c’è un metro su strada, sono tutti su sede propria. Giunti in città ripercorriamo il tratto dell’andata e poi proseguiamo sulla ciclabile lungo l’Adige. Nei pressi dell’abitato di Ora si abbandona la ciclabile e tramite 4 km di provinciale si ritorna al punto di partenza. 

Giro di grande soddisfazione ma impegnativo, la lunghezza e il dislivello esigono un buon allenamento e rapporti adeguati. 

File Gpx

Volendo si può tagliare l’anello inferiore partendo da Cardano, facendo così si accorcia l’itinerario di 50 km, qua sotto trovate il file gpx del percorso ridotto….a voi la scelta.

File Gpx

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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