Passo Croce Arcana e Pian Cavallaro

Giugno

Si parte da Pievepelago, importante centro turistico Tosco-Emiliano.

I primi 5 km sono su strada provinciale, si svolta a sx e si scende a Fiumalbo, da qui comincia una bella variante con traffico quasi inesistente che ci consente di sbucare al passo dell’Abetone.

Sono 7 km di salita su bitume, nella prima parte si incontrano pendenze impegnative poi diventa più agevole, ultimi 500 metri in discesa e si arriva al passo per riprendere la provinciale.

Per fortuna la lasciamo dopo aver percorso un paio di km di discesa, arrivati in località Le Regine svoltiamo a sx su strada secondaria, si prosegue in discesa passando da piccole frazioni.

Poco dopo il paese di Bicchiere di Sopra c’è da prestare attenzione, il bitume finisce e cominciano 2 km di discesa ghiaiati con tratti ripidi e con fondo non in buone condizioni.

Arrivati a Rivoreta si torna su bitume e poco dopo si torna a salire. Sono 15 km di cui gli ultimi 3 sono ghiaiati. Arrivati ai 1669 metri del passo Croce Arcana ci fermiamo per ammirare il panorama e per fare qualche foto.

Si scende su strada forestale ghiaiata per 4 km, fermata obbligatoria al Rifugio Capanno Tassoni, ci troviamo al giro di boa, punto strategico per mangiare e riposarsi.

Si continua a scendere su bitume per altri 11 km fino ad arrivare al paese Due Ponti, passata la piccola frazione comincia la terza e ultima ascesa del giro, 20 km con solo due brevi tratti pianeggianti, dove si può tirare il fiato.

Durante la salita c’è la possibilità di visitare il lago della Ninfa, piccolo specchio d’acqua a 1500 metri circondato da faggete e boschi di conifere, nelle vicinanze c’è anche la Baita della Ninfa.

Si riprende a pedalare in leggera salita, arrivati alla sbarra i mezzi motorizzati si fermano, si può procedere solo a piedi e in bici. Da qui comincia l’ultima parte della salita, i primi km immersi dentro a boschi di conifere e meravigliose faggete. 

Nella parte finale si apre e durante la salita si può ammirare un magnifico panorama,  dopo aver affrontato una serie di tornanti si arriva ai 1878 metri di Pian Cavallaro. Ci troviamo ai piedi della vetta più alta dell’Appennino settentrionale, il Monte Cimone.

Tutto molto bello ma bisogna scendere, andiamo a prendere la strada ghiaiata del Pian Cavallaro, il traverso pianeggiante che taglia la montagna è splendido poi una volta arrivati alla sella del Balzone si comincia a scendere.

Impegnativa la prima parte di discesa, la ghiaia smossa e le pendenze non sono da sottovalutare, attenzione dove si mettono le ruote ed evitare di prendere velocità, arrivati a Doccia del Cimone ritroviamo il bitume.

Si procede in discesa fino ad arrivare a Fiumalbo, il borgo dei Celti. Vale la pena visitare le sue case di pietra e le capanne Celtiche, ma anche una sosta per gustare i borlenghi con lardo e salumi.

Siamo sulla via del ritorno, mancano solo 9 km per rientrare, si percorre la strada provinciale già fatta all’andata e si rientra a Pievepelago.

FILE GPX

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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