Valvestino e Val di Ledro

Maggio

Partenza da Pieve Vecchia, piccola frazione sul lago d’Idro.

Il primo km pianeggiante ci porta all’abitato di Lamprato e all’inizio della prima salita, senza dubbio la più lunga e impegnativa di questo itinerario. Lunga 14 km ma con un paio di tratti dove è possibile rifiatare e godere di splendide viste.

Con i primi 3 km raggiungiamo il primo punto panoramico, una panchina in posizione strategica ci consiglia una prima fermata, niente male il panorama sul lago d’Idro. Si riparte e si scende leggermente fino ad arrivare a Treviso Bresciano.

Dopo il paese si torna a salire, con altri 4 km impegnativi e alcuni tratti al 15% si arriva al Passo Fobbia e dopo una breve discesa al Passo Cavallino della Fobbia. Qui troviamo il rifugio omonimo dove è possibile fermarsi per riposare e mangiare.

Si torna in sella e l’ascesa continua per altri 4 km, il bitume finisce e si procede su ghiaia. Quest’ultima parte di salita è più semplice ma non manca qualche strappo spacca gambe. Dopo la chiesetta di Cocca Veglie la strada sale di costa e si apre un bel panorama, nelle giornate limpide la vista spazia fino al Massiccio dell’Adamello.

Ai prati del Monte Manos si comincia a scendere leggermente attraversando belle distese prative. Questo breve tratto ci porta all’entrata del bosco, da qui iniziano 3 km di discesa piuttosto impegnativa, il fondo molto sassoso e sconnesso ci costringe a velocità ridotte e ad una attenta scelta delle traiettorie.

Si sbuca al Passo San Rocco appena sopra a Capovalle, percorriamo in discesa la verdissima e selvaggia Valvestino. Arrivati al lago omonimo troviamo 11 km che si snodano tra il lago e il fianco della montagna, un tratto molto tortuoso con sali e scendi in sequenza.

Giunti a Navazzo si ritorna a scendere su bellissima strada a tornanti, il panorama è notevole e ci obbliga ad un paio di fermate per qualche scatto fotografico. Raggiungiamo Gargnano e svoltando a sx ci immettiamo sulla Gardesana e ci restiamo fino a Limone sul Garda.

Qui abbandoniamo la Gardesana e ci inoltriamo nel centro di questo affascinante borgo. Le strette viuzze gli scorci magnifici e un pittoresco porticciolo lo rendono uno dei paesi più visitati del lago di Garda. Ci allontaniamo dal borgo tramite le sue strette vie, ottima alternativa per evitare il traffico della strada principale.

Raggiungiamo il Sentiero del Sole, questo tratto a dire il vero non è un sentiero ma un piccolo viottolo che si snoda tra uliveti e giardini con splendide viste sul lago. Una breve salita ci porta all’inizio della nuova ciclopedonale, prima parte lungo la Gardesana ma poi si continua sulla passerella a sbalzo sul lago, lunga poco più di un km ma sicuramente non vi lascerà indifferenti.

Si ritorna in strada nei pressi del cartello di confine tra Lombardia e Trentino, 5 km e arriviamo alle porte di Riva del Garda da dove comincia il famoso sentiero della Ponale. Questa era la vecchia strada che collegava la Val di Ledro con Riva del Garda poi trasformata in una spettacolare ciclopedonabile.

La strada ghiaiata sale dolcemente seguendo il fianco roccioso della montagna, in parecchi punti ci troviamo a picco sul lago. Lungo il percorso si possono ammirare viste spettacolari, l’accoppiata lago e Monte Baldo è da spavento. Dopo il ristorante Ponale Alto Belvedere troviamo una serie di tornanti su bitume, anche da qui si può godere di un panorama super.

Un altro km ed entriamo in Val di Ledro, evitiamo la strada statale sfruttando la ghiaiata che scende sulla nostra sx. Questa ci porta dalla parte opposta del torrente Ponale e ci collega alla seconda parte che sale la valle lungo il piccolo corso d’acqua.

Semplici i primi due km su ghiaia, giunti a Prè di Ledro si torna su bitume e passato l’abitato troviamo un km impegnativo con pendenze al 15% che ci porta a Molina di Ledro. La strada spiana e di fronte a noi compare il lago di Ledro, fantastico specchio d’acqua color turchese posizionato ad un’ altitudine di 650 metri.

Si prosegue sul lungo lago in direzione Pur, dopo l’abitato troviamo un breve strappo e l’inizio del percorso ghiaiato ben segnalato all’interno di un tornante. Lungo solo un km ma veramente bello, ombreggiato e con incantevoli viste.

Arrivati a fine lago comincia la ciclabile della Valle di Ledro, questa in 9 km ci porta al lago d’Ampola. Piccolo lago di origine glaciale, luogo di estremo interesse per la presenza di un percorso botanico, con l’utilizzo delle passerelle si può arrivare fin sopra al lago.

Si torna su strada svoltando a dx e arrivati all’incrocio prendiamo le indicazioni per Storo, un paio di km in falsopiano e poi è discesa. I passaggi tra cascate e pareti rocciose sono talmente belli che ci inducono a vistosi rallentamenti per non perdere nessun particolare.

A fine discesa abbandoniamo la strada e svoltiamo a sx sulla ciclabile di Storo, si corre lungo il torrente Palvico e poi il fiume Chiese fino ad arrivare al lago d’Idro. Da qui ci si immette sulla strada provinciale e percorriamo tutto il lungo lago per fare ritorno al punto di partenza.

FILE GPX

Si segnala che il dislivello calcolato da Openrunner non è corretto, le gallerie sulla Gardesana hanno generato vari errori, il dislivello reale del giro è di 2500 metri.

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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2 pensieri riguardo “Valvestino e Val di Ledro

  1. Buongiorno innanzitutto complimenti per gli itinerari sempre molto belli e ben descritti. vorrei chiederti un parere: in base alla tua esperienza la ponale è percorribile in sella alla bici da corsa ? se si, meglio in salita o ci si può azzardare a percorrerla anche in discesa ?

    grazie e scusa il disturbo ciao Fabio

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    1. Ciao Fabio, intanto ti ringrazio per i complimenti, sono sempre ben accetti.
      Anni fa ci sono passato in discesa con una bici da corsa e montavo coperture da 25. Con le giuste precauzioni secondo me si può fare, attenzione perché in questo periodo la Ponale è presa d’assalto da mtb e tanta gente a piedi.

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