Due giorni in Svizzera 2018

AGOSTO

Due giorni con pernottamento in Albergo

Primo giorno tosto, 163 km con oltre 3000 metri di dislivello, conviene partire all’alba per sfruttare tutta la giornata, ci prendiamo tutto il tempo necessario per ammirare ogni metro di questo meraviglioso itinerario. 

Lasciamo la macchina a Morbegno in bassa Valtellina, nelle vicinanze passa il sentiero Valtellina, bella ciclopedonabile che si snoda lungo il fiume Adda e dunque per tutta la valle.

Sono 56 km per arrivare a Tirano, entriamo in Valposchiavo, da qui inizia la prima parte di salita del Berninapass che si conclude al lago di Poschiavo. Brevi tratti ghiaiati e pendenze mai eccessive a parte gli ultimi 2 km dove ci sono da superare strappi al 10% e oltre.

Giunti sulle rive del lago si lascia la strada, meglio proseguire sulla ghiaiata del lungo lago e in compagnia del mitico trenino rosso del Bernina. Dove c’è un lago c’è sempre una bella vista: l’acqua color turchese, il verde dei boschi e le montagne sullo sfondo ci obbligano ad una sosta con foto.

A fine lago si torna su bitume, qualche km e si arriva a Poschiavo per una visita veloce al suo piccolo centro, si continua su strade secondarie e pianeggianti fino al paese di San Carlo. Ecco la seconda parte di salita, lunga 16 km, ma non presenta pendenze esagerate. L’avvicinamento al passo del Bernina è lento, le fermate per immortalare questi luoghi non si contano.

Si svalica a 2328 metri di altitudine, ci troviamo davanti ad un panorama strepitoso: il ghiacciaio del Bernina con ai suoi piedi il lago Bianco e il vistoso trenino rosso che scende lentamente in Engadina. C’è anche il tempo per una veloce scappata sulla diga per qualche scatto suggestivo.

Come il trenino ma decisamente più veloci si comincia a scendere in Engadina, dopo circa 8 km di discesa si devia a sx seguendo le indicazioni per Morteratsch-Plauns, attraversiamo il fiume Ova da Bernina e poco dopo cominciano 5 km di Gravel con la G maiuscola, questi 5000 metri sono fantastici.

Si sbuca dentro al paese di Pontresina, meravigliosa località di villeggiatura situata nel Cantone dei Grigioni a 1800 metri di altezza. Superato il centro abitato si ritorna su bellissime strade ghiaiate che ci portano sulle sponde del fiume Flaz e poco dopo al fiume Inn che corre lungo l’Engadina in mezzo a distese di verdissimi prati.

Al paese di La Punt-Chamues-ch ritroviamo il bitume e nello stesso momento comincia la salita di 9 km dell’Albulapass. I primi 5 km non danno mai un attimo di respiro, non si scende quasi mai sotto al 10%, poi gli ultimi 4 km sono decisamente più facili, la valle si apre e lo spettacolo è garantito.

Arriviamo al passo a quota 2312 metri, il sole sta calando dietro alle montagne e l’aria è gelida, la discesa è tutta in ombra. Ci copriamo per bene, qualche foto e si riparte, bello anche questo versante, ma la presenza di enormi tralicci dell’alta tensione lungo tutta la valle rovinano non poco l’ambiente circostante.

La strada in ottime condizioni e i pochi tornanti ci permettono di scendere velocemente. Nei pressi di Bergün/Bravuogn la strada spiana per un paio di km ma poi ricomincia a scendere con tratti molto ripidi, al paese di Filisur lasciamo la strada principale.

Ultimi 10 km e siamo arrivati, seguiamo il fiume Albula percorrendo strade secondarie  ma anche belle ghiaiate che ci portano al piccolo abitato di Surava. Si torna sulla strada principale, ultime pedalate per arrivare all’albergo situato a Tiefencastel.

FILE GPX

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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Secondo giorno

Dopo una lunga dormita e un’abbondante colazione si riparte di buon’ora, l’aria è frizzantina ma ci scaldiamo alla svelta. Ci ritroviamo subito in salita su strade soleggiate e traffico inesistente. Ascesa lunga 5 km con pendenze impegnative che possono raggiungere anche il 15% ma lo sforzo viene ripagato ampiamente dal paesaggio e la tranquillità di questi fantastici luoghi.

Lungo questo tragitto si incontrano piste ciclabili e strade ghiaiate che ci permettono di evitare la strada principale per altri 13 km. Inoltre abbiamo una magnifica visuale sulla val Sursette, ci troviamo nel Parco Ela, il più grande parco naturale della Svizzera.  

Altra salita su bella forestale ghiaiata che ci porta al paese di Rona, si prende la strada principale in leggero falsopiano e arriviamo alla piccola frazione di Mulegns: da qui comincia la parte finale della salita. 

Sono 18 km dove si alternano strappi impegnativi con altre parti più agevoli, durante l’ascesa si incontra il bel lago di Marmorea. Dopo la frazione di Bivio ci sono da affrontare due serie di tornanti intervallati da lunghi rettilinei che ci portano a quota 2284 metri del Julierpass.

Nelle vicinanze del passo non si può rimanere indifferenti davanti al teatro a torre di color rosso, struttura che stona notevolmente in questo contesto, è decisamente meglio andare oltre e fermarsi sulle sponde del piccolo specchio d’acqua nei pressi del “rifugio”, anche questo alquanto discutibile.

Si ritorna in Engadina, durante la discesa è consigliata una sosta per godere di una bella vista sulla valle: sotto di noi il paese di Silvaplana con il suo lago omonimo e di fronte il Piz Corvatsch con la stazione a monte più alta delle Alpi Orientali.

Ultima parte della discesa in galleria e si arriva in valle, andiamo a prendere la ghiaiata che costeggia il lago di Silvaplana, passiamo davanti al Crap da Sass, bellissimo castello residenziale sulle rive del lago. Proseguiamo sulla ghiaiata fino al paese di Sils Maria, famosa località per il suo film e per la presenza della casa di Friedrich Nietzche.

Si torna sulla strada principale, costeggiamo il lago di Sils fino ad arrivare al Malojapass. Da qui comincia una lunghissima discesa che corre tutta la val Bregaglia, durante la discesa visita a Vicosoprano con il suo caratteristico borgo e Promontogno per ammirare un vecchio mulino ancora in funzione.

Si passa la dogana e dopo aver superato delle piccole frazioni, arriviamo al paese di Chiavenna. Usciamo dall’abitato utilizzando una breve ciclabile e strade secondarie che ci collegano alla pista ciclabile della Valchiavenna, proseguiamo lungo il fiume Mera fino al lago Mezzola.

Restiamo sul lungo lago passando da Verceia, ancora qualche km e si ritorna in Valtellina. Dopo il paese di Dubino si ritorna sul sentiero Valtellina, ultime pedalate lungo il fiume Adda e andiamo a chiudere questo splendido itinerario di due giorni tornando a Morbegno.

Valtellina, Val Poschiavo, Engadina, Grigioni, Val Bregaglia, Valchiavenna….tanta roba.  

FILE gpx

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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2 pensieri riguardo “Due giorni in Svizzera 2018

  1. Ancora complimenti ad Andrea per questa traccia magnifica. Ho completato il giro a fine luglio 2022 riuscendo a seguire integralmente la traccia. Vi è solo un punto in cui la ghiaiata è interdetta alle bici a causa di lavori nei pressi del campeggio di Mortasch, ma troverete le indicazioni per Pontresina attraverso una bella ciclabile che si ricongiunge alla traccia dopo un paio di km. Essendo un giro molto impegnativo occorre un ottimo allenamento e buona forza di volontà che non vi faccia mai mancare la determinazione ad andare avanti. Sul lago c’erano 35 gradi ma oltre i 2000 mt non si toccavano i 20. Sono stato molto fortunato con il tempo,evitando acqua e temporali. Inutile dire che strade e forestali in svizzera sono in condizioni perfette. Su quelle ghiaiate potreste andarci in bici da corsa. Scenari da cartolina, prati verdissimi che sembrano non conoscere la siccità.
    Buon giro a tutti

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  2. Complimenti Enrico, giro impegnativo ma sicuramente appagante. Grazie per il tuo commento, in poche righe hai inserito info importanti e descritto in modo perfetto i luoghi da te visitati. A questo punto ti consiglio anche la ‘Due giorni in Svizzera prima parte’ 😉

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