Valle dei Forni e Val Cedec

Settembre

Questo giro parte dal Camping Cima Piazzi vicino a Tola Valdisotto, ci troviamo in alta Valtellina a soli 7 km da Bormio.

Percorriamo in leggero falsopiano la ciclopedonale Sentiero Valtellina, costeggiando il fiume Adda e poi il torrente Frodolfo, raggiungendo la rinomata località turistica. Passando dalla contrada Combo si arriva all’inizio della prima salita, si svolta a dx seguendo le indicazioni per Ciuk.

I primi 3 km sono su bitume e non superano mai il 10%. All’interno di un tornante svoltiamo a sx e da qui comincia un bel tratto in fuoristrada che risale la valle in direzione Santa Caterina Valfurva. Bellissima forestale di 13 km in mezzo alla natura, a differenza della vicina strada statale qui si pedala all’ombra tra splendide pinete e in totale tranquillità.

L’inizio è pianeggiante, si attraversa la mitica Stelvio, una delle piste da sci più difficili e spettacolari al mondo. Poco più avanti troviamo due strappi impegnativi, entrambi superano il 15%. Giunti in località Le Poce, si scende per due km scarsi e si attraversa il torrente Valle Sarasine.

Si torna a salire per 3 km,la prima parte è piuttosto agevole ma l’ultimo km è impegnativo. Arrivati a quota 1780 metri inizia un tratto vallonato con fondo in ottime condizioni. Attraversiamo il torrente Val di Sobretta tramite il ponte dei Sospiri e in seguito con una breve discesa arriviamo all’abitato di Santa Caterina Valfurva.

Attraversiamo la statale e ci allontaniamo dal paese tramite una strada secondaria, nei pressi della località La Centrale si ritorna su ghiaia. Al ponte sul torrente Gavia troviamo le prime indicazioni dei rifugi presenti nella Valle dei Forni e in Val Cedec, un km circa di fuoristrada e si ritorna su bitume.

Da qui comincia la salita che ci porterà al rifugio Pizzini-Frattola a quota 2706 metri. Lunga 9 km, con i primi 4 su bitume si raggiunge il rifugio Forni a quota 2178 metri. Già dai primi km questa valle ci fa capire che sarà veramente tosta risalirla, fin da subito troviamo tratti con pendenze che oscillano dal 15 al 20%.

Giunti al rifugio Forni arriva la parte più spettacolare del giro, ma anche la più impegnativa perché la “pacchia” bitume è giunta al termine. Qui ci sta bene una sosta e il rifugio ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno.

I 5 km che dal rifugio Forni portano al rifugio Pizzini-Frattola sono da affrontare con una rapportatura adeguata, un buon allenamento e senza aver paura di spingere la bici.

Si riparte su ghiaia e si imbocca la Val Cedec, le pendenze rimangono impegnative. Purtroppo quello che ci frega è il fondo che in alcuni punti non è in buone condizioni e restare in sella diventa difficile. A parte questi brevi tratti, il resto è tutto pedalabile.

Risalendo i pascoli della Val Cedec si può ammirare da subito il ghiacciaio dei Forni, il Cevedale e più avanti il Gran Zebrù. Giunti al rifugio Pizzini-Frattola ci si mette seduti belli comodi e si contempla questo incredibile posto. Un anfiteatro naturale racchiuso da vette imponenti, pietraie, morene e ghiacciai. Un luogo imperdibile per gli amanti della montagna.

Ci prendiamo tutto il tempo a disposizione, ma poi purtroppo c’è da scendere. I primi 3 km sono quelli dell’andata, quindi attenzione alle forti pendenze e ai mucchi di ghiaia. Giunti al bivio prendiamo le indicazioni per il rifugio Branca.

Qui troviamo un altro tratto ripido che ci porta al torrente Cedec, lo attraversiamo tramite un ponticello in legno e raggiungiamo la Malga dei Forni. Un paio di tornanti e incrociamo la forestale che sale la valle dei Forni in direzione rifugio Branca, basta uno sguardo per capire di cosa si tratta.

Meglio continuare a scendere. Poco più avanti incontriamo nuovamente il torrente Cedec. Ci fermiamo sul ponte per guardare la sua notevole portata d’acqua: immediatamente il pensiero va ai ghiacciai e alla loro inesorabile ritirata.

Si ritorna al rifugio Forni, si ripercorre a ritroso la salita fatta all’andata e giunti a Santa Caterina Valfurva si prende la provinciale in direzione di Bormio. In località Sant’Antonio, si svolta a sx e imbocchiamo la ciclabile Sentiero Frodolfo che corre lungo il torrente omonimo.

Questa meravigliosa strisciolina di asfalto ci riporta alla contrada Combo e da qui prendiamo una strada secondaria che ci collega alla ciclopedonale Sentiero Valtellina. Gli ultimi 4 km sono in leggera discesa lungo fiume Adda, ci si rilassa e si riavvolge il nastro…che posti ragazzi!

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Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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