Sarca Molveno Andalo

luglio

Si parte da Ceniga, piccola frazione situata nella Valle del Sarca in Trentino-Alto Adige.

Poche pedalate e tramite il ponte romano di Ceniga attraversiamo il fiume Sarca. Si svolta a dx e prendiamo le indicazioni per Molinei, percorso panoramico su ghiaia di 7 km. Lungo questo tragitto troviamo un paio di strappi che ci portano ai piedi del Monte Brento, definito da molti il regno dei Base Jumper. 

Breve discesa e si torna su bitume, dopo un paio di km si svolta a dx per Pietramurata dove imbocchiamo la ciclabile del Sarca. Proseguiamo lungo il fiume fino ad arrivare al paese di Sarche ed in seguito al lago di Toblino. Alla nostra dx troviamo una passerella in legno da dove si può ammirare il piccolo lago alpino e il suo castello. Attenzione perché si può transitare solo con bici al fianco!

Poco più avanti troviamo il lago di Santa Massenza, lasciamo la ciclabile e seguiamo le indicazioni per il paese omonimo. Dopo l’abitato si comincia a salire per davvero, la strada si stringe e ci sono da affrontare 2 km veramente impegnativi. Poi giunti al borgo di Lon le pendenze diminuiscono notevolmente. Si sbuca sulla strada principale che porta a Ranzo.

Questo tratto è molto panoramico, la strada scavata sul fianco della montagna è particolarmente suggestiva, si scollina a quota 700 metri. Poco più avanti ci fermiamo per contemplare una vista mozzafiato sulla Valle dei Laghi e il Monte Bondone. Con 3 km di leggera discesa si arriva al paese di Ranzo, qua ci sta una breve sosta per fare acqua e sgranocchiare qualcosa.

Dopo l’abitato ritroviamo la ghiaia e comincia la strada fantasma, questa facile forestale in soli 6 km ci permette di raggiungere il lago di Nembia e dopo un paio di km il lago di Molveno. Il percorso ciclopedonale che si snoda lungo il lago è perfetto per evitare la strada principale, troviamo alcuni passaggi leggermente tecnici ma niente di impossibile.

Si ritorna su strada per un breve tratto e prima della fine del lago si svolta a dx, si torna a salire in direzione di Andalo. Questa variante non si può perdere, la strada ghiaiata che costeggia il Rio Lambin è esaltante, piccole cascate e un passaggio in mezzo ad una piccola forra rocciosa ci lasciano di stucco. Si sbuca in paese ad Andalo e quindi abbiamo evitato un altro tratto di strada trafficata e questo è sempre una buona cosa.

Siamo praticamente al giro di boa, ci conviene fermarsi ad un bar per mangiare e riposare. Si riparte in salita, un paio di km su strada secondaria e raggiungiamo Valbiole a quota 1180 metri. Attenzione alla discesa seguente, ci sono tratti molto ripidi e quindi è consigliato scendere con cautela per non rischiare di prendere troppa velocità.

Notevole la vista su Molveno e il suo lago, ci sta una fermata per una bella foto. In paese proseguiamo su via Dolomiti, ben presto la strada asfaltata lascia posto alla ghiaia e costeggiando il Rio Massodi arriviamo alla Baita Ciclamino, aggiriamo la struttura e si ridiscende verso il lago.

Attenzione perché dopo un km c’è da svoltare a dx seguendo le indicazioni per l’Antica Segheria, bellissimo single track lungo un paio di km. Si pedala tra una folta vegetazione, al nostro fianco è sempre presente un canale d’acqua che serve ad alimentare tutt’ora la pala dell’antica segheria veneziana Taialacqua.

Un breve collegamento su asfalto ci porta alla strada ghiaiata che costeggia il lago di Molveno, tutta pianeggiante e in leggera discesa tranne un breve strappo spacca gambe su cementata. A fine lago si ripercorre un tratto di strada già fatto all’andata e si ritorna al lago di Nembia, tramite variante ci avviciniamo alle sue rive per ammirare il suo meraviglioso colore verde smeraldo.

Si attraversa la strada statale e si seguono le indicazioni Moline-Deggia. Con una discesa piuttosto ripida e stretta, si arriva in località Deggia. Qui oltre al Santuario Madonna di Caravaggio c’è una fattoria dove si possono vedere numerosi alpaca e dei lama, ma la cosa sorprendente è la presenza di due cammelli. Si continua a scendere su viottolo ciottolato fino a Moline e tramite il suo ponte in pietra del XVIII secolo si attraversa il Rio Bondai.

Si torna a salire su bitume per un paio di km, alla nostra sx troviamo delle segnaletiche CAI e prendiamo per Andogno. Con un breve tratto in fuoristrada si passa dalla Falesia Dimenticata, palestra di roccia frequentata da ogni tipo di climber. Poco più avanti oltrepassiamo il torrente Ambiez, questo nasce dalla vedretta omonima e scorre veloce tra una delle valli più belle del Parco Naturale Adamello/Brenta.

Dal ponte dobbiamo affrontare altri 2 km di salita di cui l’ultimo è su ghiaia, arrivati sulla statale svoltiamo a sx e si scende a Villa Banale, dopo il paese prendiamo le indicazioni per Trento. Prima della galleria sulla nostra sx inizia la ciclabile del Limarò, vecchia strada che metteva in collegamento la Valle del Sarca con le Giudicarie Esteriori.

Questo capolavoro di ciclabile è lunga 4 km, in alcuni punti si snoda lungo le pareti verticali del Canyon del Limarò. Questa imponente gola nel suo punto più alto arriva a superare i 250 metri, tutto questo dovuto al fiume Sarca che ancora oggi continua inesorabile il suo lento processo di erosione. La ciclabile termina sulla statale all’interno di un tornante, si continua a scendere e si arriva al paese di Sarche.

Prima di entrare in paese si svolta a dx e si ritorna per un paio di km sulla ciclabile percorsa all’andata, svolta a sx e tramite strade secondarie ci addentriamo tra vaste coltivazioni di vigneti. Si attraversa la frazione di Pergolese e proseguiamo costeggiando il fiume-canale Rimone. Giunti al cartello “Pista ciclabile” si svolta a dx e si attraversa il corso d’acqua.

Si ritorna sulla Ciclovia Valle dei Laghi, dopo un breve passaggio sulla sponda nord del lago di Cavedine si arriva nella Riserva Naturale delle Marocche dove è ancora ben visibile la più grande frana di origine glaciale dell’arco alpino. La ciclabile ad un certo punto passa in mezzo a distese di massi enormi e inevitabilmente lo sguardo si concentra sulla gigantesca ferita del Monte Brento.

Siamo quasi giunti al termine di questo giro, nei pressi di Dro si esce dalla ciclabile e si attraversa il piccolo centro del paese. Le ultime pedalate le facciamo su strade secondarie, a questo punto possiamo ritornare al punto di partenza di Ceniga felici e contenti.

Un itinerario full optional: 5 laghi, 2 forre, una strada fantasma, viste mozzafiato e ciclabili superlative…tutto questo farcito da una buone dose di ghiaia.

Si segnala che il dislivello calcolato da Openrunner non è corretto, in prossimità di Ranzo ha generato alcuni errori. Il dislivello reale del giro è di circa 2000 metri.

file gpx

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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2 pensieri riguardo “Sarca Molveno Andalo

  1. Sempre percorsi interessanti e paesaggisticamente bellissimi, che ci fanno scoprire luoghi sconosciuti che viceversa non vedremmo mai!! Complimenti per il tuo impegno e disponibilità per le tracce.

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