Canét-Dezensà-Canét 

Marzo

Andata prevalentemente pianeggiante, l’unica “asperità” è la salita che porta alla Rocca di Lonato. Giro di boa a Desenzano e ritorno tramite le ondulate e sinuose Colline Moreniche.

Partenza dalla graziosa piazza di Canneto sull’Oglio, un solo km di bitume e come spesso accade imbocchiamo il primo tratto di ghiaia. Con questa strada bianca ci allontaniamo dal paese, si arriva sulla strada provinciale, ma dopo un km si svolta a dx per ritornare su ghiaia.

Giunti al paese di Casalromano procediamo su bitume, dopo un km svolta a sx e tramite strade secondarie ed un breve tratto ghiaiato arriviamo all’abitato di San Pietro. Attraversiamo la strada principale e dopo un paio di km si gira a dx su strada bianca, questa ci porta a Remedello-sotto.

Da qui proseguiamo su minuscole strade di campagna, si arriva al paese di Acquafredda ed in seguito al fiume Chiese. Prima del ponte svoltiamo a dx e troviamo un altro tratto ghiaiato che costeggia il fiume fino a Mezzane di Calvisano. Poco distante troviamo Carpenedolo, all’entrata del paese si svolta a sx. 

Passando da Laghetto Sereno ed in seguito dalla fatiscente Corte San Giorgio si arriva a Montichiari. Durante l’attraversamento del paese incontriamo il maestoso velodromo Fassa Bortolo. La prima impressione purtroppo è quella di una struttura semi abbandonata, peccato perché è l’unico velodromo coperto presente in Italia.

Prendiamo la strada ghiaiata che corre lungo la struttura, questa ci collega ad una lunga sequenza di strade bianche che ci permettono di raggiungere Lonato del Garda quasi tutto in fuoristrada. Arrivati in paese non possiamo lasciarci sfuggire una visita alla Rocca di Lonato, una delle più imponenti fortificazioni di tutta la Lombardia. 

Si ridiscende e si prende la ciclabile che troviamo sul lato sx della strada. Ad un certo punto c’è da girare a dx (attenzione al suo attraversamento perché è una strada piuttosto trafficata). Poco più avanti si ritorna su ghiaia, si passa da località Feniletto e si entra in Desenzano tramite il single track che corre lungo la ferrovia.

Si scende al lago passando dal centro di Desenzano, qui volendo si può fare una fermata per mangiare o per una semplice pausa rilassante sulle rive del lago più grande d’Italia. Si riparte e ci si allontana dal paese seguendo i cartelli “Itinerari del Garda”.

In questa zona le Colline Moreniche offrono interessanti percorsi su strade bianche, questo alterna lunghi tratti di ghiaia collegati da brevi tratti su bitume. Arrivati all’abitato di Grole finisce questa parte di saliscendi serpeggianti, da qui il percorso ritorna pianeggiante.

Proseguendo su bitume si passa vicino al Monte Medolano, un piccolo rilievo che si trova nei pressi di Medole. Questo è l’ultimo e solitario contrafforte di Colline Moreniche verso la pianura mantovana. Poco più avanti si torna su ghiaia e passando da Cascina Caselle si arriva a Medole.

Appena passato il paese troviamo altra ghiaia, si viaggia su strade bianche in perfette condizioni. Attraversiamo vaste aree coltivate con la presenza di canali irrigui, i lunghi rettilinei ci inducono ad aumentare la velocità e in breve tempo si raggiungono i paesi di Casaloldo e Castelnuovo.

Da quest’ultimo imbocchiamo strade secondarie con traffico veicolare praticamente nullo, arrivati ad Asola proseguiamo sulla strada statale per qualche km. Passato l’abitato di Barchi svoltiamo a dx, da qui raggiungiamo l’argine ghiaiato del fiume Chiese. Dopo 5 km di ghiaia si sbuca sull’Asolana, svolta a dx e attraversiamo il fiume. 

Siamo alle porte di Canneto sull’Oglio, mancano solamente 4 km ma si chiude in bellezza, la metà sono su ghiaia.

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Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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