Via degli Dei

Settembre

La Via degli Dei è un antico percorso che parte dalla Piazza Maggiore di Bologna e termina in Piazza della Signoria a Firenze. Itinerario per viandanti da fare in più giorni, ma con le giuste varianti e cercando di non stravolgere troppo la traccia originale, siamo riusciti ad avere un percorso più adatto alle bici da Gravel.

Punto di partenza Bologna e precisamente dalla Piazza Maggiore.

Prima di partire non può mancare un buon caffè sotto ai portici del Palazzo del Podestà, usciamo dal centro storico tramite i suoi stretti vicoli e raggiungiamo l’Arco del Meloncello. Da qui comincia la prima salita di giornata, 2 km impegnativi su interminabili rettilinei e accompagnati dal portico più lungo del mondo. La salita termina al Santuario Madonna di San Luca, simbolo della città di Bologna.

In discesa raggiungiamo le rive del fiume Reno passando dal Centro visite Montagnola e in seguito dal Parco Talon. Lungo il fiume incontriamo i primi tratti su ghiaia, attraversiamo il Reno utilizzando la passerella Azzurra e proseguiamo in fuori strada immersi nel verde e nella più totale tranquillità.

Si fiancheggiano i laghetti del Maglio e subito dopo imbocchiamo una bella strada alberata che ci porta alla prestigiosa dimora di Palazzo de Rossi e all’antico borgo risalente al XV secolo. Fanno capolino i primi segnali della Via degli Dei, si arriva al suggestivo ponte sospeso di Vizzano che ci riporta dall’altra parte del fiume.

Si procede su bitume, giunti nei pressi del Parco dei Prati di Mugnano si torna a salire e lo facciamo su pendenze che sfiorano il 20%. Arrivati al parcheggio del parco si torna su ghiaia, in alcuni punti le pendenze rimangono impegnative poi la strada si allarga e spiana. Breve trasferimento su strada asfaltata, svolta a sx e si continua su Via delle Valli, strada ghiaiata in ottime condizioni.

Al bivio svolta a dx e prendiamo le indicazioni per Monte del Frate, segue un collegamento su terra di un km che in caso di pioggia può diventare complicato. Poco prima dell’abitato di Brento ritroviamo il bitume, si prosegue per 13 km fino a Monzuno, località di villeggiatura dell’Appennino Bolognese.

Dopo questi primi 36 km e 1200 D+ ci meritiamo una sosta ristoratrice, senza esagerare perché c’è da proseguire su salita tosta per altri 3 km. Si scollina nei pressi del ripetitore del Monte Poggio, da qui fine del bitume e inizia una strada ghiaiata panoramica che passando dall’impianto eolico di Monte Galletto ci porta a Madonna dei Fornelli.

In paese prendiamo la strada provinciale che con 5 km di salita ci collega a Pian di Balestra, seguiamo le indicazioni per “Strada Romana” e si ritorna in fuori strada. Il totem di confine che incontriamo ci dice che stiamo per entrare in Toscana. Poco più avanti con una breve deviazione a piedi è possibile visitare i resti della via Flaminia Militare, antica strada romana che collegava Bologna con Arezzo.

Da qui comincia la discesa più impegnativa del percorso: arrivati al punto ristoro “Il Capannone” (trovato chiuso) c’è da affrontare una discesa ripida di un km circa con la presenza di ghiaia grossa e quindi c’è da prestare molta attenzione. In località Bruscoli termina la discesa e si ritorna sulla provinciale.

Con 6 km in leggera salita si arriva al Passo della Futa, nelle vicinanze è presente il più grande Cimitero Militare Germanico presente in Italia, in questo cimitero riposano più di 30.000 militari. Ci troviamo circa a metà percorso ma abbiamo fatto due terzi del dislivello totale. Discesa sulla statale della Futa fino a Santa Lucia, poi svolta a sx seguendo le indicazioni per Panna.

In prossimità di case Fornaci troviamo un km di salita, dopo lo stabilimento dell’acqua Panna si prendono le indicazioni per Castellana. In leggera discesa oltrepassiamo le frazioni di Marcoiano e Bagnatoio, dopo quest’ultimo si devia a sx su strada ghiaiata che fa da collegamento ad un altro tratto ghiaiato che troviamo in prossimità dell’abitato di Sant’Agata.

Tramite una strada secondaria con traffico veicolare pari a zero raggiungiamo San Piero a Sieve, durante l’attraversamento del paese si svolta a dx e seguiamo le indicazioni per la Fortezza Medicea di San Martino. Strappo di un km al 10%, a seguire breve discesa e poi altri due km di salita con pendenze che arrivano al 15%, anche in questa sequenza la ghiaia non manca.

Da segnalare il suggestivo passaggio dal castello del Trebbio, ci arriviamo tramite un lungo viale ghiaiato, accompagnati da altissimi cipressi su entrambi i lati. Costruito sull’omonimo poggio permette di ammirare una bella vista sulle colline circostanti e centinaia di ulivi presenti sui dolci pendii del poggio.

Giunti a Tagliaferro riprendiamo la trafficata statale della Futa, due km infiniti poi finalmente si gira a sx. Attraversiamo il torrente Carza ed inizia una salita di 3 km di cui la prima metà ha pendenze importanti. Finché c’è il bitume si pedala ma una volta che troviamo la ghiaia è quasi impossibile restare in sella e quindi bici a spinta per circa 200 metri, l’ultimo km e mezzo è decisamente più facile.

In alternativa si può proseguire sulla statale della Futa, entrare a Vaglia e proseguire per Bivigliano. Si allunga per un km e mezzo ma essendo completamente su strada è tutta pedalabile.

Abbiamo appena concluso l’ultimo tratto in fuori strada, si ritorna su bitume e si arriva all’abitato di Bivigliano. Da qui inizia l’ultima salita, lunga un paio di km, fortunatamente i suoi tornanti ci agevolano l’ultima fatica di giornata. Si scollina ad un incrocio dove volendo è possibile fare una veloce deviazione per visitare il Santuario di Montesenario. Se decidete di andare dista un km e mezzo e naturalmente è tutto in salita.

In discesa si sbuca dentro ad una rotonda, seguiamo le indicazioni per Olmo e al seguente incrocio per Fiesole. Queste strade sono giustamente frequentate dai ciclisti toscani, si pedala tra vaste coltivazioni di ulivi e innumerevoli cipressi. Giunti a Fiesole si apre una meravigliosa vista su Firenze e qui ci rendiamo conto che mancano ancora pochi km.

Con una discesa panoramica si arriva alle porte di Firenze e si entra nel centro storico del meraviglioso capoluogo toscano, fermata d’obbligo in Piazza del Duomo e poco più avanti c’è la nostra meta….Piazza della Signoria!

Nel percorso sono presenti alcuni tratti su terra e quindi è consigliato percorrerlo con terreno asciutto.

File gpx

Il FILE GPX può contenere errori dovuti agli strumenti utilizzati, Turista Gravel invita chiunque utilizzi le tracce a prestare la massima attenzione e approfondire con i propri mezzi le caratteristiche dell’itinerario messo a disposizione.

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8 pensieri riguardo “Via degli Dei

  1. Ciao prima di tutti complimenti per il sito che è per me preziosissimo!!
    Domanda: come tappa intermedia strategica per dormire dove ti fermeresti??

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    1. Ciao, grazie per i complimenti. Ti potresti fermare a Pian di Balestra o Pian dei Torli in zona ci sono dei B&B. Se invece ti vuoi fermare in un paese c’è San Piero a Sieve ma lo trovi dopo 85 km.

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  2. Bel giro. Sto organizzando per il prossimo mese. Non sono molto allenata e vorrei dividerlo in 2 o 3 tappe. Come mi consigli di fare? E dove fermarmi a dormire? Grazie

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